Creare oggetti con effetto grunge

Pare che il caro effetto grunge resista alle prove del tempo meglio di quanto non facciano altri elementi grafici dettati dalle mode del momento. Ha vissuto negli anni Novanta e nei Duemila, adattandosi a contesti differenti in maniera armoniosa; viene utilizzato con successo sia per le immagini che per le produzioni di grafica… I grafici di tutto il mondo continuano a riciclarlo con profitto battendo addirittura lo stile psichedelico degli anni Sessanta. Incredibile.

Spesso l’effetto consunto che vediamo su oggetti, pattern, tessuti e dio-solo-sa-cosaltro è una sapiente applicazione di foto originali o di texture digitalizzate. Sebbene sia un ottimo modo per ottenere un effetto quantomai realistico e caratteristico non si hanno sempre a disposizione tempo e risorse per realizzazioni così dispendiose. Inoltre avere a disposizione un pattern vettoriale da applicare come filtro grunge può risolvere molti problemi di scalabilità ed adattabilità, infine aiuta a conservare (suona paradossale, lo so) la qualità del pattern. Per questo motivo si può tranquillamente ricorrere alla creazione di texture vettoriali con un programma di grafica quale l’odiato-amato Illustrator.

Vediamo dunque come creare un filtro grunge da applicare a foto, immagini e vettori.

1. Disegnamo una forma qualunque.

Un bel rettangolo può andar bene, non vi pare?

2. Tagliuzzare la forma.

Qui arriva la parte divertente! Selezionate lo strumento coltello e divertitevi a tagliare la forma avendo cura di attraversarla tutta.

Può essere utile entrare in modalità outline per migliorare la visibilità dei tagli già effettuati (scorciatoia Ctrl+Y).


Continuate a tagliare variando magari l’angolo e la linea di taglio. Più tagli farete prima di annoiarvi meglio sarà: il risultato sarà più dettagliato. Ovviamente un filtro con maggiore dettaglio potrà essere sfruttato per molti ordini di estensione delle vostre immagini, mentre pattern poco estesi dovranno essere ripetuti. Questo potrebbe portare ad una pericolosa sensazione di artificio.
Quando non ne potete proprio più lasciate cadere il coltello ( 🙂 ) ed uscite dalla modalità outline ripremendo la combinazione precedente.

3. Giocherellare con i pezzetti.
Ora che avete questo fantastico pastrocchio? Uhm… Ci vuole un po’ di movimento! Selezionate tutti i pezzi (combinazione Ctrl+A) e magari nascondete i contorni (Ctrl+H) per veder meglio la trasformazione che apportate. Dopodiché premete la pericolosa combinazione (attenzione se si attivano strane combo non rispondo dei punteggi totalizzati) Ctrl+Alt+Shift+D per aprire il menu di trasforma ognuno.

Con la finestra contestuale aperta, abilitate Antepirma e Variazione casuale (Random) per visualizzare in tempo reale i risultati delle vostre sperimentazioni.

Potete sbizzarrirvi come più vi pare con i numeri, ma consiglio di settare il movimento sugli assi in sensi opposti per massimizzare l’effetto di esplosione dei singoli pezzi: in questo modo, infatti, otterrete (mediamente) dei pezzi più distanti fra loro. Affidatevi, ad ogni modo, alla preview per ottenere il risultato che più vi aggrada.
Ovviamente prima di proseguire oltre potete divertirvi nuovamente a tagluizzare i pezzettini che avete ottenuto, ma… vi avverto: potreste scoprire una certa vena compulsiva in voi!

Ok, ora ci sono due passi opzionali che daranno quel tocco in più, ma che al contempo non sono sempre graditi in un effetto di questo tipo. Siete liberi di zompare direttamente all’ultimo passo, se volete.

4. Smussare il carattere.
Se date un occhio da vicino ai vostri simpatici pezzettini potrete notare facilmente un dettaglio non da poco: hanno tutti dei bellissimi angoli netti e taglienti. In un effetto consunto questo potrebbe essere un controsenso, soprattutto utilizzando questo pattern in Photoshop ed effettandolo (o applicando effetti particolari ai livelli direttamente inferiori. Per questo motivo potrebbe essere necessario dare una smussata al carattere di questi pezzettini e renderli meno giupmattiani. Per dirla in altre parole potrebbe essere la sabbiatura delle forme create al taglio…
Selezionate nuovamente tutte le forme con la combinazione Ctrl+A e poi dirigetevi su Effetti-> Stilizzazione-> Angoli arrotondati. Come prima: giochicchiate con il parametro numerico e verificate i vostri esperimenti attivando l’anteprima.

Applicate l’effetto a tutti i singoli elementi del gruppo (ricordate che la forma non è mai stata separata) selezionando l’opzione Espandi Aspetto nel menu Oggetto.

5. Aggiungere dettagli.
Vi va di aggiungere qualche dettaglio? Potremmo divertirci a farlo …o forse no: l’arte è una cosa così faticosa! Vabbe’, proviamoci.
Create una selezione rettangolare di una piccola aprte delle forme totali (scorciatoia V) e duplicatela semplicemente tenendo premuto Alt e trascinando la selezione.

Allineate poi gli oggetti al centro, in modo che siano tutti concentrati lungo una linea (purtroppo la scorciatoia per queste operazioni non esiste, maledetto Illustrator). Ripetete l’operazione di trasforma ognuno (Ctrl+Alt+Shift+D) cercando di rendere il gruppo di forme più simili ad una linea unica. A questo punto raggruppate la vostra forma (che ormai avrà assunto le sembianze di un graffio) con la combinazione Ctrl+G e ruotatela a piacimento (scorciatoia R). Create un po’ di graffi qui e là per meglio “invecchiare” il pattern.

Per finire il passo #6, quello finale. Applicate il vostro filtro importandolo in Photoshop con un semplice copia-incolla oppure utilizzatelo su forme vettoriali combinandole con gli effetti di Elbaorazione Tracciati.