Eravamo quattro amici al Lucca Comics & Games

[giupmat]

...tutti pronti per cambiare il mondo, diceva la canzone di Gino Paoli. Noi, invece, eravamo diluiti tra i 210000 (e rotti) partecipanti alla manifestazione toscana per sentirci più nerd e meno disadattati sociali vagando con entusiasmo tra stand di fumetti e cosplay.
Ovviamente la sezione di questo post suggerisce che il motivo principale che mi ha spinto a ritornare a Lucca dopo due (...o tre?) anni di assenza sono stati i giochi da tavolo. Con mia grande soddisfazione ho infatti atteso diligente l'arrivo della fatidica data senza fare nessun acquisto, nonostante la voglia di mettere le mani sul famigerato gioco del 2013, per approfittare dei succosi sconti che sono applicati in fiera. Unico rammarico è stato non essere presente alla "svendita" di fine fiera, quando il numero esiguo di ore rimanenti alla chiusura spingono gli standisti ad azioni coraggiose di marketing a ribasso.
Tra i giochi di questa edizione avevo puntato molto su Mercanti di Venere, traduzione della seconda edizione del fascinoso Merchant of Venus, ma da quanto visto dal vivo non mi è sembrato che il successo sia stato quello sperato. Neanche il prezzo era così allettante quanto altri prodotti usciti quest'anno. Paradossalmente* credo che sia andato molto meglio Seasons, di cui ho visto molte partite demo in corso.
Un altro gioco che aspettavo con grande entusiasmo era il nuovo Android: Netrunner, di cui in realtà non siamo riusciti a trovare un tavolo demo; lo avrei provato volentieri per capire appieno quanto sia valido il kit base. Il prezzo scontato poteva infatti favorirne l'acquisto ma ho dovuto tenermi lo scetticismo in merito al troncare sul nascere la lunga vita di questo LCG, tipologia di gioco che, peralto, non è proprio nel mio stile.
Non sono riuscito a vedere neanche Quantum ma ho poi scoperto che non era prevista una sua pubblicizzazione massiccia per Lucca per via della prossimità temporale con Essen.
Mi è sembrato molto interessante anche Augustus (Oliphante ...che al primo giro non avevo ca*a*o di striscio), ma ho fatto una pausa breve al tavolo demo... Infine ho dato poca attenzione allo stand di Red Glove, che forse meritava qualche minuto di sosta in più per valutare meglio alcune delle offerte. Ma a questo punto posso soltanto dire che il dado è tratto ...ed è uscito un quattro.
Ad ogni modo è stata una bella esperienza, tornare con altri amici e poter condividere con loro l'entusiasmo per un evento così nerdosamente spettacoloso.

* Il "paradossalmente" si riferisce al fatto che Merchant of Venus è stato prodotto con l'intento di farne un tripla A, mentre Seasons no.

[exile_sun]

Hai preso qualcosa? Il gioco 2013 è finalmente tra noi oppure sei in attesa del 2014?

Mi è sembrato molto interessante anche Augustus (Oliphante ...che al primo giro non avevo ca*a*o di striscio), ma ho fatto una pausa breve al tavolo demo...

E' stato premiato come gioco dell'anno, battendo Mondo di dvgames, Room 25, The Island e Tokaido di Asterion Press.

[giupmat]

Hai preso qualcosa? Il gioco 2013 è finalmente tra noi oppure sei in attesa del 2014?

Le lunghe discussioni sul gioco del 2013 erano anche cariche di buoni propositi: avevo voglia di prendere un gioco per completare la mia collezione e godermi i miei giochi per un (bel) po' di tempo. In realtà non avevo previsto che sarei andato a Lucca, soprattutto conoscendo la mia pericolosa tendenza a strafare (specie con portafogli alla mano). Ad ogni modo l'intenzione era quella di valutare qualche gioco cheavevo già nel mirino, visionarne qualcuno di inatteso, sceglierne un paio e comprarne uno soltanto che vincesse la selezione finale. Il Disegno Supremo della mia collezione, alla vigilia, prevedeva infatti pochi ritocchi:

• un bel filler che unisca all'immediatezza la qualità: Tokaido, K2, Rattus o Città perdute [Lost Cities];
• un gioco di investigazione/deduzione da prendere entro qualche anno: The Resistance, Cluedo, Police Precinct, Le case della follia oppure Confusion: Espionage and Deception in the Cold War;
• qualcosa di succoso per appagare il mio ego: Mercanti di Venere, Space Alert, Battlestar Galactica, Eclipse;
• un collaborativo (Space Alert);
• un tripla A: Alta Tensione, Cosmic Encounter, Cyclades, Arkham horror, Imperial, Key Flower, 7 Wonders, A few acres of snow, Core Worlds;
• un classico: Acquire, Tigris & Euphrates, El Grande, Puerto Rico, Hannibal: Rome vs. Carthage, Samurai.

Il risultato è stato "disastroso": ho dato fondo al mio entusiasmo e mi sono lasciato trascinare (un poco) dalle offerte che vedevo. Ho preso:

• Affare fatto! come filler a 15€ anziché 40€;
• Tokaido come filler di qualità a 30€ anziché 40€;
• il collaborativo Pandemia, in sostituzione del contorverso Space Alert, spendendo 30€;
• Blood Bowl Team Manager a 20€ come manageriale (per cui avevo in testa Imperium o Automobile).

[exile_sun]

ho appena fatto due conti, il risparmio è stato notevole. Se aggiungi il biglietto per entrare al *con non è che hai risparmiato tanto. ...no?

[giupmat]

Sì, è vero. Ma non sono certo partito da Siena con l'intenzione di risparmiare sui giochi da tavolo al punto da far risultare conveniente 3 ore di macchina, benzina e casello... Il mio obiettivo era tornare a Lucca per godere dell'atmosfera che si respira in un posto come quello, in cui non ti senti un emarginato ma parte di una società che esiste.

[sava_73]

Il risultato è stato "disastroso": ho dato fondo al mio entusiasmo e mi sono lasciato trascinare (un poco) dalle offerte che vedevo. Ho preso:
Affare fatto! come filler a 15€ anziché 40€;

Uhm... Non conosco questo gioco, ma mi sembra un titolo molto minore. Sai... uno di quei titoli che l'editore tiene a catalogo per fare numero. ::uhm::

Tokaido come filler di qualità a 30€ anziché 40€;

Secondo me è stato un colpo di fortuna, sia per il prezzo che per la scelta. Ottimo.

il collaborativo Pandemia, in sostituzione del contorverso Space Alert, spendendo 30€;

Pandemia è un bel gioco, fidati. Merita sicuramente più di Space Alert di stare in collezione ...anche se i due titoli non sono paragonabili. E' come paragonare il panino col prosciutto ad un piatto di linguini allo scoglio.

Blood Bowl Team Manager a 20€ come manageriale (per cui avevo in testa Imperium o Automobile).

Questo è stato un grosso errore. Lasciami dire che Blood Bowl TM è un gioco molto sopravvalutato e certamente non lo classificherei come manageriale. Eppoi anche qui hai fatto un paragone che non regge: Imperium e Automobile sono due giochi già difficilmente accostabili, figuriamoci quanto possono stridere in relazione al gioco che hai comprato. Inoltre è un gioco per appassionati di fantasy e di sport, non è un gioco adatto a tutti, se si gioca con un novizio c'è il rischio di pasare ore a spiegare e rispiegare le regole.

[giupmat]

Uhm... Non conosco questo gioco, ma mi sembra un titolo molto minore. Sai... uno di quei titoli che l'editore tiene a catalogo per fare numero.

Caro sava, non tutti i giochi devono essere per forza dei tripla A. È bene avere nella propria lineup anche qualche gioco adatto al grande pubblico, per le serate in compagnia ...magari in compagnia di giocatori poco esperti.
Sono contento che sia piaciuto anche a te Tokaido, l'ho preso perché era in ballottaggio anche come gioco del 2013 ed ovviamente mi interessava molto già dalla sua uscita. È un gioco molto elegante, semplice eppure non banale. Secondo me è il capolavoro di Bauza, al momento. Discorso analogo per Pandemia: lo avevo già visto e tenuto in considerazione per eventuale acquisto; lo avevo accantonato preferendogli giochi con una maggiore attrattattiva (per me) e mi ha convinto semplicemente il fatto di averlo lì, al bancone della Asterion.

Questo è stato un grosso errore. Lasciami dire che Blood Bowl TM è un gioco molto sopravvalutato e certamente non lo classificherei come manageriale. Eppoi anche qui hai fatto un paragone che non regge: Imperium e Automobile sono due giochi già difficilmente accostabili, figuriamoci quanto possono stridere in relazione al gioco che hai comprato. Inoltre è un gioco per appassionati di fantasy e di sport, non è un gioco adatto a tutti, se si gioca con un novizio c'è il rischio di pasare ore a spiegare e rispiegare le regole.

Per ora mi astengo dal commentare con maggiore fervore la mia posizione: ho comprato Blood Bowl di getto, anche questo perché lo avevo a portata di mano. Stavo per comprare Eclipse e Nations ed ero combattuto per via del capitale che stavo per investire, tanto per capirci. Sul momento mi è sembrata una buona idea perché cercavo da tempo un gioco manageriale, un gioco sportivo, un gioco di carte che non fosse il solito deck builder ed infine (stento a crederci anch'io) un fantasy*. Questo titolo ha risposto, in soli trenta euro, a tutte queste caratteristiche. Inoltre ne parlano benissimo in ognidove e vedendo il video tutorial di alkyla non mi era affatto dispiaciuto. Saprò dirti tra qualche settimana cosa ne penso.

* vi sarà possibile confermare, esaminando la mia collezione, che non possedevo nessun gioco fantasy.

[giupmat]

Pare confermato: nonostante il rapidissimo esaurimento dei biglietti "salta la fila", anche quest'anno la nostra ciurma sarà a Lucca. Il Tonno ed io partiremo dalla nostra umida dimora, ad orario indegno, il giorno 2. Raggiungeremo il buon Domnik e la sua ciurma (ciao Drugo!), che arriveranno in loco al venerdì sera (pare). Potrebbero essere con noi anche il Leprotto Alonzotto e la sua Carotina!
Quali sono i piani? Uhm...

Su tutto quello che ho visto e intravisto ho intenzione di dare un occhio a Panamax e Il piccolo principe. Entrambi molto interessanti, sulla carta. Inoltre mi attirano molto L'Isola Proibita, possibile acquisto, e Alchemists. Domnik, tu che sei il ben informato del gruppo cosa hai in mente?

[giupmat]

Ah, che Lucca C&G soddisfacente! Mi sento davvero appagato dalla giornata di giochi, fumetti, stand, cosplay e amici. Interminabili code (io odio le code!), disagi, imprevisti e delusioni non sono state sufficienti a cancellare il mio senso di sazietà. In ultima analisi mi sento di dire che quest'anno abbiamo sfruttato meglio il tempo e lo spazio a nostra disposizione, riuscendo meglio a condividere attività e impressioni.
Non è stato certamente tutto positivo ...e non soltanto per noi, come potrete leggere facilmente in giro per il web. Una delle cose più negative di tutta la kermesse (potrei essere linciato per questo, lo so) è stata la presenza di Star Wars: limitata, poco fruibile, poco organizzata. Meglio gli stand Lego in cui lasciar giocare i bambini, ma certamente poco ispirata la realizzazione dello stand di piazza Anfiteatro. L'interminabile coda di circa 50 minuti fatta per entrare allo stand, infatti, non sono valsi quello che avremmo potuto vedere altrove. Eppure i presupposti per una cosa cicciuta c'erano tutti: un X-Wing originale del set di Episodio 4, un piazza intera e oltre 20 addetti riservati, i tempi biblici di assemblamento dello stand e il gran segreto dietro cui è stato celato il tutto. Peccato.
Un'altra cosa che aspettavo con ansia e che mi ha lasciato l'amaro in bocca era l'ormai mitica "svendita" di fine fiera, quando gli indipendenti tentano coraggiose azioni di marketing a ribasso nella speranza di gonfiare il portafogli prima della chiusura. Quest'anno nessuno ha ribassato di un euro: c'è crisi, meglio non vedere e riportare tutto indietro.
Ultima, ma non meno importante, delle cose che non sono andate secondo copione è stata la mia famigerata capacità di strafare. Il mio obiettivo alla vigilia era di contenere al minimo le spese per non buttar via soldini preziosi senza motivo, limitandomi a comprare il primo gioco della mia lista segreta. Al massimo i primi due. Ovviamente questo è un motivo di grande soddisfazione.

Ovviamente si parla di giochi da tavolo, punto cardine della mia gita lucchese. Tra i giochi di questa edizione avevo puntato molto su L'Isola proibita, che era obiettivo #1 della mia whishlist, Alchemists, per via del successo di Essen e perché sulla carta sembrava (sì, passato) interessante, Panamax, Pathfinder e poi Patchwork, Machi Koro e Black Fleet sponsorizzati dal buon domnik. Sono riuscito a provarne un numero esiguo, ridotto rispetto allo scorso anno, eppure sono molto soddisfatto. Probabilmente per via del fatto che siamo stati sempre uniti nei test e non ci siamo separati molto spesso.
Abbiamo provato con gusto Patchwork di Rosenberg: poche e semplici regole che aprono le porte di un mondo fatto di strategia per la composizione della propria coperta e soprattutto di partita sull'avversario, tenendo conto dei bottoni (moneta di gioco) e del tempo necessario a cucire i vari scampoli di stoffa. Mi è piaciuto molto per via della sua semplicità scacchistica e anche per il prezo appetibile. Infatti lo ha comprato il buon Tonno, sempre attento all'affare giusto. Il nostro secondo tavolo è stato Otto minuti per un Impero. Ci voleva. Simpatico, ovviamente veloce e forse più leggero di quanto m'aspettassi. Fa molto Risiko, per i miei gusti. Bocciato perché non fa per me. Infine abbiamo potuto apprezzare Splendor e la cordailità delle hostess di Asterion. Il gioco è similare in maniera preoccupante a qualcosa con cui giocavo da ragazzino... Mi ha fatto riflettere molto.
Il tempo tiranno mi ha fatto sfuggire il mio giro di prova con L'Isola proibita, che alla fine non ho comprato nonostante fossi molto tentato.