Il circuito Candy Rat Records

[giupmat]

ATTENZIONE: prima di leggere vi consiglio di avviare il primo video del post.

Candy Rat Records è una giovane e dinamica etichetta discografica con sede in una ridente cittadina del Wisconsin che ha saputo percorrere molto più velocemente (e più sapientemente, oserei dire) la via del digital delivery musicale. Il marchio, inoltre, percorre da anni la via insolita della pubblicità "virale" di Youtube e si limita a sfruttare il passaparola che il web e le esibizioni dal vivo generano per promuovere dischi ed artisti. L'aspetto più interessante di questa piccola casa discografica, ad ogni modo, è ben lontano dall'innovazione: il "circuito" degli artisti sotto contratto è un favoloso boquet di artisti di prim'ordine. Tutti sconosciuti al grande pubblico e tutti dotati di grande carisma. Tutti noi conosciamo il canadese Don Ross, musicologo, divulgatore musicale, progettista di chitarre, compositore e grande chitarrista; non meno noto è il controverso Andy McKee che ha cominciato a farsi conoscere proprio attraverso i duetti con il maestro canadese. Chi bazzica spesso Youtube e fa ricerche su chitarristi acustici, classici o simili si sarà sicuramente imbattuto nei vari Antoine Dufour, Craig D'Andrea ed altri similari...
Personalmente non finisco mai di stupirmi per le creazioni musicali che questa realtà ci propone.
Così, da qualche settimana, ascolto le (poche) prestazioni disponibili di Hunter van Larkins. Tra tutte ho scelto questa suggestiva Egyptian Sun, un magico tappeto di calde sonorità armoniche che, come una cascata di note, trascina via l'ascoltatore con sensazioni di amarezza mai maturata fino a improvvisi soluzioni di forza. Ogni nota è una piacevole sopresa che con una evoluzione non scontata porta verso un finale che non chiude il brano ma lo lascia sospeso nella nostra testa, innescando un'assurda attesa di soluzione che può durare anche minuti. Davvero una bella composizione.

Un altra piacevole scoperta è il celebre Ewan Dobson: deve gli onori della ribalta al grande successo del suo adattamento per chitarra solo di Time, famosissima (almeno per i meno giovani) colonna sonora di Mortal Kombat. È affetto da diversi disturbi psichici, quali la sindorme di Tourette e la ADD e per questo ha avuto numerosi riconoscimenti. Questo artista ha sviluppato una sua personale tecnica di fingerstyle che poggia l'espressione sulla colorazione elettronica del suono: in totale contrapposizione ai suoi "colleghi" di Candy Rat non affida l'espressività del suono alla mano destra o alla sapiente scelta dello strumento, ma alle possibilità offerte dall'amplificazione della sei corde con un pickup posticcio e un delay dinamico. Il tutto è poi caratterizzato dalle composizioni più enigmatiche che io abbia mai ascoltato dai tempi dei Blur: vi consiglio caldamente di tralsciare il folkloristico video di Time e di lanciarvi direttamente su Dreaming in Dortmund. Se avete apprezzato la performance, poi, vi consiglio un vero e proprio dedalo musicale: Disk Read Error che come suggerisce lo stesso titolo risulta come lo scostare una tenda di perline colorate che apre la porta su un mondo nuovo e sconosciuto, alla nostra portata ma inavvicinato.

[Spehar]

Non ci crederai, ma il sig. Dobson è una mia vecchia conoscenza e tempo fa probabilmente la segnalai al supersconosciuto che abita in via Scotellaro]...
Hunter van Larkins invece mi è nuovo, ma le mie orecchie approvano.

[giupmat]

Da poco ho scovato un nuovo video di McKee, molto interessante ...specie se si ignorano le sue piccole manie da divo. È il video di una delle sue recenti apparizioni in crucconia, precisamente al Leverkusener Jazztage, uno degli eventi di jazz più importanti del nord Europa. La scelta dei sei brani proposti non è forse la migliore, dato il grande parco di brani a cui può attingere il signor chitarrista in questione. Ma alla fine lascia soddisfatti ugualmente.

[Jarhead]

Incredibile, ho trovato anch'io lo stesso giorno in cui hai postato, tra i suggerimenti del tubo, il video del nuovo concerto di Andy....spettacolare. Come non soffermarsi su Africa e ammirare estasiati la riproduzione di tutti quei suoni con 2 sole mani!

Un'altro concertino interessante è quello di Antoine Dufour, sulle orme di Andy..

[giupmat]

Certo, anche Antoine Dufour è fantastico...