I pirati e l'astronave - Urania #1591

[giupmat]

Chi è affascinato dalle storie di uomini coraggiosi e tempi duri della pirateria ha ritrovato nella fantascienza "canonica" uno sfogo appagante più di quanto non fosse lecito aspettarsi. Da tanto tempo vengono pubblicate storie di capitani e navi che solcano i freddi e neri mari dello spazio con tutta una serie di analogie e rimandi alle saghe classiche degli uomini di mare del Seicento. Uno degli autori che è riuscito meglio in questo esercizio di stile è il pluripremiato e prolifico americano Mike Resnick, diventanto celebre grazie alla serie di romanzi denominata Starship. In questi libri si raccontano le vicende del capitano Wilson Cole, uno sfrontato personaggio alla guida di un equipaggio non propriamente disciplinato e certamente fedele più ai quattrini ed al capitano che alla Repubblica che hanno tradito. Ah, già... non vi ho detto che il capitano viene accusato ingustamente di ammutinamento e quindi decide di fuggire alla forca e dedicarsi alla pirateria.
Trasformarsi in un pirata non è un'impresa facile, ad ogni modo, quindi Wilson si affida alla sapienza di due personaggi quantomeno pittoreschi: Val la Valchiria e David Copperfield. Così, manco esistesse un sindacato dei pirati e dei corsi di specializzazione, il nostro (chissà come mai) sprovveduto protagonista (per carità, sprovveduto solo sull'argomento in questione) evolve nello svolgersi degli eventi diventando infine un bravo pirata.
A mio avviso si tratta di un racconto lungo, nel senso che non va preso con la serietà di un romanzo, ed è ovviamente nelle intenzioni dell'autore divertire il lettore raccontandogli una storia magari un po' grezza ma ricca di quella verve delle storie raccontate dai nonni attorno al fuoco, in campeggio.
Per chiunque avesse voglia di spendere pochi euro e 280 pagine del suo tempo: I pirati e l'astronave di Mike Resnick, Mondadori Editore (Urania #1591)

[Jarhead]

A proposito di racconti...qualcuno ha visto il mio libro dei racconti di Haruki Murakami?

Ma si può perdere un libro? Incredibile! Probabilmente l'ho lasciato alla lavanderia automatica.