Lincoln

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Lincoln

Messaggio da giupmat »

[tr][td]Immagine[/td][td][/td][td]Un film di: Steven Spielberg
Attori principali: Daniel Day-Lewis, Sally Field, David Strathairn, Joseph Gordon-Levitt, James Spader
Genere: Storico / biografico
Produzione: 20th Century Fox[/td][/tr][/table]
Probabilmente il buon Steven aveva già in mente di regalarci un film di una caratura superiore alla media e molto probabilmente stava già pensando ad una storia vibrante e significativa come soltanto la realtà sa essere. Per questo non possiamo che accogliere con piacere la realizzazione del regista americano, adattamento del magnifico (pare) romanzo storico Team of Rivals: the Political Genius of Lincoln, scritto da Doris Kearns Goodwin.
Uno degli aspetti di maggior pregio della pellicola, secondo il mio parere, è che non racconta la solita piatta biografia, pregna di particolari opprimenti ed insulsi, ma affresca invece la situazione politica sommersa in cui Lincoln ed i suoi rivali erano costretti a giocare la vera partita del governare imbrattando di sudici affari e sporchi compromessi voltando le spalle alla loro morale candida di idealisti, carichi dell'entusiasmo e del trasporto del guidare col cuore e gli ideali la propria giovane nazione verso il futuro fulgido che spettava di diritto ai figli dell'America.
La figura di Lincoln, già potente per via del peso che viene trasferitogli dal personaggio storco reale, è interpretato con rara efficacia da un ispirato Daniel Day-Lewis che gioca sul minimalismo espressivo, dando vita al distinto signore ritratto sulle banconote da 5 dollari con una naturalezza ed una credibilità che lasciano davvero senza fiato. Il protagonista, inoltre, non viene quasi mai ripreso frontalmente, non ingombra mai la camera e in più occasioni la sua voce è in scena prima che venga inquadrato, dando così rilievo ai malinconici e minimalisti modi che contraddistinguevano il grande presidente famoso per la vivacità della sua sspesso sottovalutata mente più che per le sue doti fisiche.
Tutto il film si incentra sugli ultimi quattro mesi di presidenza del suo secondo mandato, uno dei momenti più difficili della storia degli USA (superato, credo, solo dall'undici settembre) quando il partito repubblicano di Lincoln, con la popolarità ormai in declino, si scinde a causa del famoso Tredicesimo Emendamento alla Costituzione. Lincoln è ben consapevole del momento storico che si sta vivendo ed è fermamente convinto delle sue idee e il suo fine ultimo è l’approvazione alla Camera dei Rappresentanti del decreto che porebbe fine alla schiavitù ponendo gli USA al centro del Mondo. La sua idea è anche quella di porre definitivamente fine alla lunga e sanguinosa guerra di secessione evitando ulteriori spargimenti di sangue troncando la lunga agonia degli Stati secessionisti. Da non sottovalutare è infatti la sua concezione, modernissima, della situazione: lui rifiuta di trattare la pace con noi sudisti perché questo riconoscerebbe loro lo status di entità nazionale separata dal Nord. Lui è fermamente convinto a liberare gli schiavi di tutti gli USA, eliminando quei ribelli impossessatisi con la forza del denaro e della sottomissione (dei negri) del potere.
Con un delicato e quasi infantile patriottismo, Spielberg ignora l'ignobile assassinio perpetrato dal tristemente noto John Wilkes Booth nel Ford's Theatre di Washington, cancellando anche il grido "Sic semper tyrannis!" (Latino: "Così sia sempre per i tiranni!" - motto della Virginia) e la rocambolesca fuga dell'assassino sudista. E se durante il film ci sono delle scene che fanno correre un brivido lungo la schiena "rivedendo" la caratura di uomini che hanno fatto la storia, consapevoli del ruolo che stavano rivestendo per il destino dell'Uomo, nell'atto conclusivo della storia si viene privati della luce, della guida, e ci si sente annichiliti dalla morte del distinto signore col cilindro. Con un pizzico di cattiveria dico che per apprezzare al meglio questo film andrebbe fatta una preparazione di storia americana: è difficile altrimenti cogliere le sfumature di un personaggio tanto grande calato in un contesto di drammatici e significativi eventi ancor più grandi di lui. È difficile preparare lo spirito al momento terribile della morte del buon Abraham, forte, sicuro, imponente e scaltro molto più di quanto non fosse visibile ai più. Concludo confessandovi che mi risulta difficile dargli un voto in ventesimi, come ho fatto per gli altri film, e mi sembra arduo paragonare altre interpretazioni della storia del cinema (limitatamente alla mia scarsa cultura cinefila) alla maiuscola caratterizzazione di D.D-Lewis. Potrei tranquillamente 12 oscar... ma so bene che ne prenderà meno.
VOTO: 20/20
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Jarhead
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Re: Lincoln

Messaggio da Jarhead »

Film eccellente.

In quanto ai premi, vi annuncio che Daniel Day-Lewis è risultato vincitore del Leading Actor in 2013 al BAFTA Film Awards (la versione inglese degli Oscar, dove un inaspettato Ben Affleck nel ruolo di Regista ha conquistato un Awards come miglior film per Argo).

Aspettiamo con trepidazione il 24 febbraio, dove nella cerimonia degli oscar, l'evento più atteso dai protagonisti del mondo del cinema, verranno proclamati i vincitori.
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ciccio
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Re: Lincoln

Messaggio da ciccio »

Promosso a pieni voti. Non è vero che per apprezzare il film serve una conoscenza specifica del contesto (che però certamente aiuta). Cast straordinario, poche concessioni retoriche, ben girato, film intelligente di uno Spielberg maturo (???), almeno quando si tratta di andare a pescare nella storia...
Il doppiaggio di Favino nei primi minuti è ributtante, il primo impulso è quello di alzarsi dalla sedia ed aspettare la versione originale, da metà film in poi si comincia a farne l'orecchio segno che forse non è poi così male o che l'interpretazione di Lewis è così superba da trascendere anche il doppiaggio :asd:
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Re: Lincoln

Messaggio da giupmat »

Sarò sincero, a me non è dispiaciuto neppure il doppiaggio.
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