Cyberpunk e nuovo rinascimento

[giupmat]

È Deus Ex: Human Revolution, un gioco che sin da ora sembra un ricco ed appassionato affresco sulla storia del secondo rinascimento dell'Uomo. Un video (quello del trailer, che segue) che è montato con la sapienza di un gran regista, con il gusto di un romanziere racconta quello che potrebbe essere il nostro futuro, una globale crisi di identità che riuscirà a mettere in discussione la nostra natura. È un trailer che mozza il fiato, con una linea musicale degna di essere accostata agrandi autori della storia stringe la mente nell'urgenza di trovare la chiave per salvare l'umanità da... qualcosa.

Questo nuovo capitolo della sfortunata ed incompresa serie Deus Ex si pone nella romantica ed artistica (passatemi il termine) condizione di anello di congiunzione tra la linea temporale di Matrix e Deus Ex raccontando con l'opprimente atmosfera di Neuromante della terribile battaglia intestina che l'Uomo combatterà con sé stesso nella speranza di rivendicare il proprio diritto di indipendenza sulle macchine. Con queste premesse, capirete bene, che questo nuovo gioco di Eidos Montreal si pone nel risicato novero di titoli che che attendo trepidante per ritrovare il videgiocatore che è in me; un altro di quei capolavori della difficile arte della narrazione che mi suggeriranno dolcemente quale parte della vita informatica è ancora fascinosa e preziosa al punto da poter ripagare ore incollato ad uno schermo, isolato dai rapporti sociali e dal mondo vero (quel famoso "real world" che sempre più accusa il confronto con la sua controparte digitale).

La prima notizia che ho letto in merito è stata l'assenza nel progetto del padre della serie, Warren Spector, e di quello che in pratica è diventato durante lo sviluppo dei vari capitoli il suo partner (alla Crockett e Tubbs), Harvey Smith. Questo aveva molto ridimensionato le mie aspettative su questo titolo che si avvale di nobili origini (non so se avete giocato ai precedenti episodi, provate), ma tutto quello che ha seguito la prima notizia è bastato a sovvertire la mia idea e convincermi che varrà la pena attendere, provare e gustare questo gioco. Vi lascio al trailer, ora.

Prima di commentare un video di tale portata vi invito a numerose evoluzioni mentali per poter avvicinare questa storia alla fantascienza degli inarrivabili maestri della Golden Age. Lo so... probabilmente mi aspetto troppo e sarò deluso dal fatto che sarà "soltanto un videgioco", ma intravedo qualcosa.

[giupmat]

A proposito di questa discussione vi invito, inoltre, a visitare il sito della Sarif Industries, attualmente leader mondiale nella produzione e nello sviluppo di apparati tecnologici androidi, potenziamenti umani, protesi. Potrebbe rivelarsi una gita davvero interessante.

[Spehar]

Anche io sono letteralmente in fermentazione per questo nuovo capitolo della serie Deus Ex. Ho seguito costantemente ogni news sul blog di spaziogames che ha recensito ogni singolo pelo del action RPG targato Eidos/Square Enix.
Il motore scelto per questo gioco è una versione modificata del Crystal Dynamics, lo stesso della serie Tomb Raider a me semi-sconosciuta.
Interessante è il messaggio racchiuso all' interno di questo videogame riportato dal punto di vista etico quasi come una morale. Non mi meraviglio che si parli di transumanesimo e soprattutto di rinascimento...quasi un preludio all' era astrologica dell' acquario.

Sicuramente dal 23 agosto 2011 sapremo qualcosa in più.
Intanto vi lascio con questo splendido spot TV trait d'union tra Deus Ex e la Sarif Industries

[giupmat]

Come era da aspettarsi, visto l'avvicinarsi della data di uscita, è stato ufficialmente dichiarato in fase gold: il nuovo capitolo della saga Deus Ex, che sarà disponibile dal 26 agosto, è in fase di produzione.
Ormai non ci resta che contare i giorni (caldi) che ci separano dalla conoscenza diretta ed immediata del nuovo rinascimento della storia dell'Uomo. Gioite.

[giupmat]

Ho cominciato a scrivere questo post un po' di giorni fa poi ho interrotto la sua stesura perchè troppo preso da impegni più pressanti quali il lavoro, sempre più invasivo nella mia vita... Cominciava con un "Ieri pomeriggio ho finalmente deciso di fare un salto al punto Gamestop più vicino" e pertanto potrebbe non essere così sensato lasciare questa frase di incipit. Sicuramente il resto può essere riciclato per raccontarvi questo mio primo salto nel Nuovo Rinascimento.
Sono entrato in negozio, per comprare il gioco, con rara leggerezza, senza pensare che avrei speso in modo discutibile (qualcuno continua a commentare che sono troppo vecchio per giocare) una discreta somma di denaro... Il primo pensiero era per questa fascinosa trama che si dipana attorno ad una delle grandi inquietudini del pensatore moderno. La tecnologia è diventata parte del nostro quotidiano con una facilità disarmante e con tante e tali evoluzioni da rendere sicuramente plausibile, nella nostra mente, un futuro di grave parallelo tra l'evoluzione (lentissima ed impercettibile) dell'uomo e del suo surrogato (la possibilità dell' "uomo artificiale" si profila sempre più plausibile). Un futuro di fragile equilibrio tra l'avidità delle multinazionali, che spingono per invogliare il mercato al "potenziamento selvaggio", e l'esigenza dell'uomo comune di non perdere la propria identità ancestrale. È un mondo popolato da uomini straordinari che, grazie ai potenziamenti biomedici e cibernetici, hanno tagliato in due la società creando una nuova "serie A" fatta di persone più forti, veloci, resistenti, ecc.
Il gioco colpisce (o quantomeno colpisce me) per la sua prorompente natura di FPS: nonostante anche i precedenti capitoli fossero imperniati su queste meccaniche l'impressione che era venuta fuori dai vari trailer suggeriva un nuovo approccio da parte degli sviluppatori. Questo, ovviamente, non incide negativamente sul gioco ed anzi ne arricchisce il gameplay, soprattutto in virtù della predilezione dell'approccio stealth che viene promosso dalle situazioni di forte disparità numerica. Molto ben fatta anche la gestione dei movimenti al coperto ed in genere delle sparatorie; un po' ostico nei primi momenti per via dell'uso di tre tasti in contemporanea ma velocemente padroneggiabile. Direi comunque appagante per l'aspetto videoludico soltanto per chi non è un puritano degli FPS e concede un compromesso a titoli che sono commistione di meccaniche differenti (RPG, FPS, stealth, gestionale).
La grafica è molto bella, pur non essendo paragonabile a titoli che lasciano a bocca aperta (leggi produzioni Crytek). Mi aspettavo qualcosa di più da quello che presagiva il materiale promozionale. In totale, però, si tratta di un bel gioco; vi consiglio di giocarlo.

[Spehar]

Se tutto fila secondo i miei piani, avrò la fortuna di giocarci nel periodo natalizio...

[IonezationsCity]

Anche per me è risultato un gioco non bellissimo visivamente ma certamente gradevole.
Sicuramente puoi citare tanti aspetti molto più risuciti di DE che non quello legato alla grafica perchè è di serie B ...c'è poco da fare. Il supporto alle DX11 è una presa per il c**o a livelli stratosferici ed è più una trovata pubblicitaria che un setting vero e proprio.

[giupmat]

Anche per me è risultato un gioco non bellissimo visivamente ma certamente gradevole.

Sì, esatto: non lo trovo affatto male. Nonostante sia già ampiamente superato!

Sicuramente puoi citare tanti aspetti molto più risuciti di DE che non quello legato alla grafica perchè è di serie B

Infatti mi pare di aver lodato il gioco nel suo insieme, non per la sua grafica da urlo... Nel complesso non mi è dispiaciuto affatto e, anzi, ho trovato piacevole la trama ed il finale aperto. Molto carino anche il sistema di gestione delle conversazioni. Unica nota stonata, a mio avviso, sono i "mostri di fine livello": orpelli inutili che potevano essere tagliati bellamente e sostituiti da intermezzi filmati, molto più scenoragrafici e molto più utili per eventuali elucubrazioni da film psicologico sul dilemma a cui mi riferivo in apertura.