Sogni di un Gamer
Sogni di un Gamer
"I videogame influenzano drasticamente il modo in cui sogniamo. Questo è il parere di Jayne Gackenbach, psicologa dell'Università MacEwan del Canada che nella sua ultima ricerca si è concentrata sulla fase R.E.M. dei cosiddetti hardcore gamer.
Per prima cosa bisogna definire chi rientra in questa categoria. Secondo la dottoressa si parla di tutte le persone che giocano, e hanno giocato, con i videogame per sessioni di almeno due ore, diverse volte a settimana e fin dall'adolescenza.
La ricerca di Gackenbach e dei suoi colleghi evidenzia come gli hardcore gamer siano più propensi a fare sogni lucidi, vale a dire quei sogni in cui si è in grado di prendere il controllo delle proprie azioni e di non viverle passivamente come in un film.
I giocatori più incalliti spesso riescono anche a cambiare il punto di vista dei propri sogni, passando da un punto di vista in soggettiva a una sorta di visuale in terza persona. Operazioni che per i giocatori non rappresentano una novità, considerando la facilità con cui si può cambiare la visuale nel proprio titolo preferito, o si riesce a passare da una partita con un FPS a un gioco in terza persona.
Un'altra scoperta interessante dei sogni degli hardcore gamer riguarda la reazione a incubi. Chi gioca molto con i videogiochi sviluppa una maggiore resistenza ai brutti sogni, riuscendo a evitare di svegliarsi di soprassalto e in alcuni casi anche a prendere il controllo della situazione come in un sogno lucido, trasformando un incubo in una situazione piacevole.
Lo studio, pubblicato sull'ultimo numero della rivista Dreaming e ripreso dai colleghi di The Verge, svela inoltre che i giocatori hanno sogni tendenzialmente più bizzarri di chi non gioca spesso, e che l'abilità di fare sogni lucidi si applica soltanto alla propria persona. Un po' come se si controllasse il personaggio di un videogioco e non tutto il sogno come una sorta di regista che dirige un film.
Questi cambiamenti nel modo di sognare possono influenzare anche i comportamenti da svegli. Per esempio, sogni strani sono collegati a una maggiore creatività durante la vita di tutti i giorni.
Non vediamo l'ora di scoprire cosa succederà quando l'Oculus Rift diventerà una realtà tangibile per tutti gli appassionati di videogiochi, anche se i ricercatori non nascondono il grosso limite di questa ricerca: l'impossibilità di osservare il sogno di una persona. Vi sono mai capitate esperienze simili a quelle descritte dai ricercatori?" [tomshw]
Decisamente si, mi capita spesso di passare in terza persona e pilotarmi all'interno del sogno, facendo prendere alla storia la strada che volgio
Per prima cosa bisogna definire chi rientra in questa categoria. Secondo la dottoressa si parla di tutte le persone che giocano, e hanno giocato, con i videogame per sessioni di almeno due ore, diverse volte a settimana e fin dall'adolescenza.
La ricerca di Gackenbach e dei suoi colleghi evidenzia come gli hardcore gamer siano più propensi a fare sogni lucidi, vale a dire quei sogni in cui si è in grado di prendere il controllo delle proprie azioni e di non viverle passivamente come in un film.
I giocatori più incalliti spesso riescono anche a cambiare il punto di vista dei propri sogni, passando da un punto di vista in soggettiva a una sorta di visuale in terza persona. Operazioni che per i giocatori non rappresentano una novità, considerando la facilità con cui si può cambiare la visuale nel proprio titolo preferito, o si riesce a passare da una partita con un FPS a un gioco in terza persona.
Un'altra scoperta interessante dei sogni degli hardcore gamer riguarda la reazione a incubi. Chi gioca molto con i videogiochi sviluppa una maggiore resistenza ai brutti sogni, riuscendo a evitare di svegliarsi di soprassalto e in alcuni casi anche a prendere il controllo della situazione come in un sogno lucido, trasformando un incubo in una situazione piacevole.
Lo studio, pubblicato sull'ultimo numero della rivista Dreaming e ripreso dai colleghi di The Verge, svela inoltre che i giocatori hanno sogni tendenzialmente più bizzarri di chi non gioca spesso, e che l'abilità di fare sogni lucidi si applica soltanto alla propria persona. Un po' come se si controllasse il personaggio di un videogioco e non tutto il sogno come una sorta di regista che dirige un film.
Questi cambiamenti nel modo di sognare possono influenzare anche i comportamenti da svegli. Per esempio, sogni strani sono collegati a una maggiore creatività durante la vita di tutti i giorni.
Non vediamo l'ora di scoprire cosa succederà quando l'Oculus Rift diventerà una realtà tangibile per tutti gli appassionati di videogiochi, anche se i ricercatori non nascondono il grosso limite di questa ricerca: l'impossibilità di osservare il sogno di una persona. Vi sono mai capitate esperienze simili a quelle descritte dai ricercatori?" [tomshw]
Decisamente si, mi capita spesso di passare in terza persona e pilotarmi all'interno del sogno, facendo prendere alla storia la strada che volgio
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Re: Sogni di un Gamer
Purtoppo per me continuo a non sapere o ricordare dei miei sogni: ho vaghi ricordi di qualche sogno di tanti anni fa, ma tendenzialmente dormo (così poco e) così profondamente che non sono consapevole dei miei sogni. In effetti, ad ogni modo, la vita di un videogamer porta soprattutto a controllare un alter-ego col quale finisce per identificarsi, controllandone in una prospettiva innaturale le azioni. La trovo una ricerca interessante quanto ovvia nei suoi risultati: siamo da sempre portati alla visuale in terza persona e ad essere letteralmente circondati di nemici privi di qualsiasi remora, viviamo nelle situazioni più critiche e molto spesso, grazie al solo aiuto di un salvataggio o due, portiamo a casa la pelle senza averne avuto certezza.
Re: Sogni di un Gamer
giupmat ha scritto:...viviamo nelle situazioni più critiche e molto spesso, grazie al solo aiuto di un salvataggio o due, portiamo a casa la pelle senza averne avuto certezza.
Quanto è vero! Stasera quei maledetti alieni non volevano proprio schiattare. L'Etereo in particolare, ha resistito fino all'ultimo cercando di ostacolarmi con subdoli tentativi di manipolazione psichica.