Eclipse
Inviato: 18 gennaio 2012, 0:11
Negli ultimi mesi si è acceso un interesse davvero massiccio attorno al gioco di cui al titolo della discussione e le aspettative sono cresciute in modo ancor più evidente quando sul sito di riferimento, il solito BGG, sono uscite le prime immagini a metà strada tra il prototipo e la versione finale; addirittura possiamo definirlo il gioco più hot del Q4 2011. L'hype attorno al titolo di Touko Tahkokallio è stato davvero notevole e continua ad esserci grande interesse di tutti i geek che nutrono un minimo di interesse per tutti i giochi da tavolo veri. Un team completamente finlandese ha dato vita alle fantasie del game designer e il publisher Lautapelit.fi, anch'esso finlandese, ha provveduto alla necessaria spinta per portarlo all'attenzione del mondo. Poi è stato tutto facile grazie alla sinergia di Rebel Publishing, Asmodée e Asterion che, con la conversione del manuale in inglese, francese ed italiano e la pubblicazione negli States e in Cruccolonia (rigorosamente in tedesco), ha permesso una distribuzione tale da renderlo un gioco tripla A (ne sono convinto, anche se non ne parla ancora nessuno in questi termini).
Il gioco, realizzato con materiali di buona qualità e con una grafica molto curata, ha una dotazione particolarmente ricca e basti pensare che la scatola è circa una volta e mezza la dimensione di quella di Ticket to Ride per immaginare quanto possa essere impegnativo tenere testa alla dilagante occupazione spaziale delle sue componenti. Sono presenti 6 grandi plance per i giocatori (con due facce, umani da un lato e 6 diverse razze di alieni dall'altro), una grossa plancia comune per gli sviluppi tecnologici e i componenti delle astronavi, dozzine di esagoni con settori spaziali, più qualche secchiata di cubetti di legno e token di cartone.
Il gioco è molto bello, a mio parere, ed ha molti elementi classici dei 4X pur interpretando in maniera insolita le varie fasi di gioco, si colloca proprio in quella fascia tra Ad Astra e il mostro sacro Twilight Imperium, di cui sembra un figlio illegittimo, ponendosi come alternativa più rapida e fruibile al secondo (e ai suoi pari) pur con possibilità strategiche più ampie del primo. Mi sono piaciuti molto la formula di gestione delle risorse, similare a quella di Run through the Ages, e il sistema degli sviluppi con plancia comune. Esiste una dose di casualità nei conflitti non dissimile da quella del ben noto Axis & Allies e la risoluzione delle ositlità viene spesso decisa più da lanci fortunati che da tipologia di navi coinvolte.
La durata del gioco è comunque impegnativa e pur non arrivando ai livelli di Twilight Imperium si attesta sui 45 minuti circa per giocatore. Ovviamente questo tempo va incrementato fino ad un'ora almeno per le prime partite (in una partita di novizi il veterano arriverà tranquillamente a 80 minuti per elaborare le sue mosse) ma probabilmente la complessità e la qualità appagante di realizzazione lasceranno anche dopo una sessione di 4 ore la voglia di cominciare una nuova partita. Certamente non è un gioco per tutti e, sebbene la complessità sia più nella strategia da attuare e non tanto nel regolamento, mira a giocatori con già una certa esperienza di boardgaming o appassionati di fantascienza che vogliono avvicinarsi all'esperienza del gioco.
Mi sembra evidente che la longevità di questo gioco è elevatissima, grazie alla composizione dinamica e casuale dello spazio, alla possibilità di usare 7 razze diverse (con differenti caratterstiche), ad un albero degli sviluppi tecnologici molto articolato e realizzabile al massimo per un terzo per ogni partita, alla possibilità di personalizzare le varie classi di navi con motori, cannoni, scudi, generatori, computer e vari altri upgrade.
Per chi volesse comprendere meglio di cosa parlo: qui il regolamento.
Il gioco, realizzato con materiali di buona qualità e con una grafica molto curata, ha una dotazione particolarmente ricca e basti pensare che la scatola è circa una volta e mezza la dimensione di quella di Ticket to Ride per immaginare quanto possa essere impegnativo tenere testa alla dilagante occupazione spaziale delle sue componenti. Sono presenti 6 grandi plance per i giocatori (con due facce, umani da un lato e 6 diverse razze di alieni dall'altro), una grossa plancia comune per gli sviluppi tecnologici e i componenti delle astronavi, dozzine di esagoni con settori spaziali, più qualche secchiata di cubetti di legno e token di cartone.
Il gioco è molto bello, a mio parere, ed ha molti elementi classici dei 4X pur interpretando in maniera insolita le varie fasi di gioco, si colloca proprio in quella fascia tra Ad Astra e il mostro sacro Twilight Imperium, di cui sembra un figlio illegittimo, ponendosi come alternativa più rapida e fruibile al secondo (e ai suoi pari) pur con possibilità strategiche più ampie del primo. Mi sono piaciuti molto la formula di gestione delle risorse, similare a quella di Run through the Ages, e il sistema degli sviluppi con plancia comune. Esiste una dose di casualità nei conflitti non dissimile da quella del ben noto Axis & Allies e la risoluzione delle ositlità viene spesso decisa più da lanci fortunati che da tipologia di navi coinvolte.
La durata del gioco è comunque impegnativa e pur non arrivando ai livelli di Twilight Imperium si attesta sui 45 minuti circa per giocatore. Ovviamente questo tempo va incrementato fino ad un'ora almeno per le prime partite (in una partita di novizi il veterano arriverà tranquillamente a 80 minuti per elaborare le sue mosse) ma probabilmente la complessità e la qualità appagante di realizzazione lasceranno anche dopo una sessione di 4 ore la voglia di cominciare una nuova partita. Certamente non è un gioco per tutti e, sebbene la complessità sia più nella strategia da attuare e non tanto nel regolamento, mira a giocatori con già una certa esperienza di boardgaming o appassionati di fantascienza che vogliono avvicinarsi all'esperienza del gioco.
Mi sembra evidente che la longevità di questo gioco è elevatissima, grazie alla composizione dinamica e casuale dello spazio, alla possibilità di usare 7 razze diverse (con differenti caratterstiche), ad un albero degli sviluppi tecnologici molto articolato e realizzabile al massimo per un terzo per ogni partita, alla possibilità di personalizzare le varie classi di navi con motori, cannoni, scudi, generatori, computer e vari altri upgrade.
Per chi volesse comprendere meglio di cosa parlo: qui il regolamento.
VOTO: 83/100