Negli utlimi giorni si stanno intensificando le operazioni belliche sul fronte boardgaming, le discussioni in merito e le valutazioni per folli acquisti invernali. Da questi presupposti nasce la nuova sezione inaugurata da domnik (anche se la realizzazione tardiva è merito di Rainbow_six) e prontamente popolata dal sottoscritto, da sempre impegnato nel combattere la dipendenza da computer con i giochi da tavolo. In una delle nostre recenti discussioni in argomento, il buon domnik ha manifestato una certa curiosità attorno al titolo Rune Age, primo tentativo di Fantasy Flight Games di produrre un gioco con la meccanica del deck-building puro. Approfitto del recente rilascio della versione italiana, distribuita da Giochi Uniti, per proporre a tutti voi un mio parere su questo gioco.
Nella scatola troviamo 252 carte, un buon numero di segnalini danno e uno speciale dado a 6 facce. Gli artwork sono buoni ma non mi hanno impressionato particolarmente e dic erto non reggono il confronto con altri prodotti della medesima tipologia. Il regolamento è, invece, più immediato di altri prodotti concorrenti ed inoltre è ben spiegato, il parere di amici fidati è che basta leggerlo con attenzione per giocare una partita con consapevolezza, magari ad un livello appena sotto la sufficienza, e padronanza delle meccaniche pur essendo dei novellini.
Come avviene nella quasi totalità dei giochi della famiglia di deck-building, ogni giocatore parte con un mazzo base ed una serie di pile di carte da cui "comprare" carte da inserire negli scarti del proprio mazzo in modo che diventino disponibili quando questo viene ciclato. La particolarità inserita nel prodotto è la possibilità di differenziare gli obiettivi e alcune meccaniche di gioco ricorrendo ai quattro scenari presenti.
La diversificazione delle razze e la presenza degli scenari sono elementi tali da garantire una discreta longevità, mantenendo abbastanza alto l'interesse per il gioco. A lungo andare presumo (parere condiviso da Metiu) che si sentirà la necessità di comprare una o due espansioni per evitare la ripetitività delle situaizoni dovuta al limitato numero di carte. Inoltre Metiu e lo Spada mi segnalano che il gioco risente un po' di bilanciamento riuscito male di alcune tipologie di carte e nelle caratteristiche peculiari di ongi razza.
Spero di aver dato un'idea del gioco a chi fosse interessato e conto di avere una risposta da parte del patito di fantasy del clan.