Trenini? ...Trenini! - Steam
Inviato: 15 febbraio 2012, 23:32
Da sempre i treni catturano l'attenzione della gente e ne affollanno i sogni per via dell'indubbio fascino che esercitano nell'associazione a luoghi di rude bellezza come gli Stati Uniti pre-unione e i fitti boschi dell'Europa dell'est oppure a tempi ormai dimenticati ...tempi in cui gli uomini erano uomini. Il treno è infatti, nella sua stereotipata immagine di sbuffante mostro metallico che avanza nei selvaggi del nord America, indubbiamente il simbolo della rivoluzione industriale e sociale che ha portato il mondo ad accelerare tanto bruscamente da portarci in cento anni (poco più) dall'unione d'Italia alla Luna. È pertanto molto facile imbattersi in giochi, videogiochi, libri e racconti che si basino sui treni, come nel caso di Steam, ennesimo gioco candidato ad essere acquistato nel 2012 dal sottoscritto. Questo Steam è l'ultimo uscito di una serie di giochi da tavolo ad ambientazione "ferroviaria" curati dal noto designer Martin Wallace, autore, tra gli altri, di Brass, Automobile, After the Flood, Runebound (...e che può vantare l'invidiabile primato di ben 9 giochi in top 100, di cui 5 in top 50).
I suoi predecessori sono infatti Age of Steam e Railroad Tycoon e non è difficile intuirlo perché condividono le medesime meccaniche di base, differenziandosi in realtà solo per alcune regole specifiche. Se il blasonato Age of Steam è certamente il più complesso dei tre, Railroad Tycoon è da considerarsi il più accessibile del trio per via del suo regolamento "allegerito". Steam è la giusta via di mezzo tra le difficoltà "strategiche" del primo e la leggerezza del secondo, e le somiglianze con Age of Steam sono tali da rendere possibile addirittura utlizzarne le espansioni senza nessuna modifica alle regole ufficiali.
Il tabellone, a doppia faccia (USA da un lato, Germania dall'altro), è suddiviso in esagoni di carattersistiche differenti per natura del paesaggio e per risorse presenti. Ai giocatori il compito di popolare queste lande selvagge di binari, ponti e gallerie in modo da poter poi trasportare materie prime da una città all'altra accumulando ricchezze utili sia all'eventuale espansione della propria rete che alla vittoria finale.
L'aspetto più intrigante del gioco è che ciascuna compagnia di trasporti (giocatore) comincia la partita senza ricchezze e pertanto per ciascuno sarà fondamentale riuscire a gestire nel modo migliore le proprie casse e l'efficienza della propria attività. Ad ogni turno, infatti, le possibilità dei giocatori saranno limitate dalle rate del prestito bancario, dai costi di manutenzione dell'infrastruttura e dalle altre normali spese che accompagnano un'azienda; questo renderà fondamentale pianificare al meglio le mosse per guadagnare rapidamente e in giusta misura. Il sistema di quantificazione delle rendite, in relazione alle tratte, è tale da tenere i giocatori sempre alla corda: non si naviga mai nell’oro ed è facile emettere certificati azionari anche negli ultimi turni di gioco per poter ricapitalizzare la propria azienda.
Il gioco in sé mi piace molto: pur trattandosi del titolo più profondo e complesso di quelli in lizza per l'acquisto di quest'anno ha serie possibilità di uscire vincitore dalla contesa... Di certo non è adatto a chiunque e temo che non potrò sfoderarlo in ogni serata tra amici che organizzerò perché anche l'introduzione agli aspetti del gioco di un novizio, al fine di permettergli di giocare una partita senza troppi aiuti esterni, richiede molto tempo e motla attenzione (fattore che spesso viene meno dopo una settimana intera di lavoro e naturale voglia di spegnere il cervello). Uno degli aspetti che maggiormente apprezzo in questo gioco è il regolamento che a mio avviso revisiona nel modo giusto il legnoso AoS smussandone i difetti più grossolani ed eliminandone addirittura il fattore fortuna (seppure scarso anche in partenza), non disprezzo inotlre la possibilità di utlizzare due set di regole in modo da alleggerire le meccaniche in partite più blande. Infine, in ottica espansioni, non mi dispiace che sia compatibile con le mappe di gioco del predecessore e che altre siano rese disponibili dalla comunità tramite internet.
Come sempre il fattore da segnalare nei difetti di giochi così articolati è il tempo medio a partita, addirittura proibitivo per scontri che prevedano più di tre giocatori; è altresì vero che i giochi di piazzamento di questo tipo tendono ad annoiare i meno avvezzi al boardgaming per via delle numerose variabili da considerare e del tempo morto tra un turno ed il successivo. La grafica, seppure notevolmente migliore di quella di AoS, non è esattamente una gioia per gli occhi e la qualità dei materiali potrebbe esssere migliorata ...specie se paragonata agli altri giochi che occupano posizioni similari in classifica BGG. Neo finale, stranamente evidente in valutazioni fatte da me, è il prezzo di 60€ sonanti: mi aspettavo qualche euro in meno dopo averne valutati i componenti.
I suoi predecessori sono infatti Age of Steam e Railroad Tycoon e non è difficile intuirlo perché condividono le medesime meccaniche di base, differenziandosi in realtà solo per alcune regole specifiche. Se il blasonato Age of Steam è certamente il più complesso dei tre, Railroad Tycoon è da considerarsi il più accessibile del trio per via del suo regolamento "allegerito". Steam è la giusta via di mezzo tra le difficoltà "strategiche" del primo e la leggerezza del secondo, e le somiglianze con Age of Steam sono tali da rendere possibile addirittura utlizzarne le espansioni senza nessuna modifica alle regole ufficiali.
Il tabellone, a doppia faccia (USA da un lato, Germania dall'altro), è suddiviso in esagoni di carattersistiche differenti per natura del paesaggio e per risorse presenti. Ai giocatori il compito di popolare queste lande selvagge di binari, ponti e gallerie in modo da poter poi trasportare materie prime da una città all'altra accumulando ricchezze utili sia all'eventuale espansione della propria rete che alla vittoria finale.
L'aspetto più intrigante del gioco è che ciascuna compagnia di trasporti (giocatore) comincia la partita senza ricchezze e pertanto per ciascuno sarà fondamentale riuscire a gestire nel modo migliore le proprie casse e l'efficienza della propria attività. Ad ogni turno, infatti, le possibilità dei giocatori saranno limitate dalle rate del prestito bancario, dai costi di manutenzione dell'infrastruttura e dalle altre normali spese che accompagnano un'azienda; questo renderà fondamentale pianificare al meglio le mosse per guadagnare rapidamente e in giusta misura. Il sistema di quantificazione delle rendite, in relazione alle tratte, è tale da tenere i giocatori sempre alla corda: non si naviga mai nell’oro ed è facile emettere certificati azionari anche negli ultimi turni di gioco per poter ricapitalizzare la propria azienda.
Il gioco in sé mi piace molto: pur trattandosi del titolo più profondo e complesso di quelli in lizza per l'acquisto di quest'anno ha serie possibilità di uscire vincitore dalla contesa... Di certo non è adatto a chiunque e temo che non potrò sfoderarlo in ogni serata tra amici che organizzerò perché anche l'introduzione agli aspetti del gioco di un novizio, al fine di permettergli di giocare una partita senza troppi aiuti esterni, richiede molto tempo e motla attenzione (fattore che spesso viene meno dopo una settimana intera di lavoro e naturale voglia di spegnere il cervello). Uno degli aspetti che maggiormente apprezzo in questo gioco è il regolamento che a mio avviso revisiona nel modo giusto il legnoso AoS smussandone i difetti più grossolani ed eliminandone addirittura il fattore fortuna (seppure scarso anche in partenza), non disprezzo inotlre la possibilità di utlizzare due set di regole in modo da alleggerire le meccaniche in partite più blande. Infine, in ottica espansioni, non mi dispiace che sia compatibile con le mappe di gioco del predecessore e che altre siano rese disponibili dalla comunità tramite internet.
Come sempre il fattore da segnalare nei difetti di giochi così articolati è il tempo medio a partita, addirittura proibitivo per scontri che prevedano più di tre giocatori; è altresì vero che i giochi di piazzamento di questo tipo tendono ad annoiare i meno avvezzi al boardgaming per via delle numerose variabili da considerare e del tempo morto tra un turno ed il successivo. La grafica, seppure notevolmente migliore di quella di AoS, non è esattamente una gioia per gli occhi e la qualità dei materiali potrebbe esssere migliorata ...specie se paragonata agli altri giochi che occupano posizioni similari in classifica BGG. Neo finale, stranamente evidente in valutazioni fatte da me, è il prezzo di 60€ sonanti: mi aspettavo qualche euro in meno dopo averne valutati i componenti.
VOTO: 86/100