SimCity è una di quelle cose che non mi ha mai colpito più di tanto...

Spehar ha scritto:SimCity è una di quelle cose che non mi ha mai colpito più di tanto...

A me l'idea piace ma semplicemente non è il mio genere, così come non lo è l'intera saga di "The Sims".
Però ammetto che entrambi sono grandi idee, innovative e che hanno proposto qualcosa di diverso rispetto ai classici videogame. Questo è già apprezzabile, molto.

SimCity, in realtà, è sempre stato e rimarrà sempre un gioco di nicchia: seppure ha coinvolto una comunità di giocatori più grande di quel che può sembrare a chi non lo conosce, si tratta certamente di un prodotto poco appetibile al grande pubblico e pertanto dedicato ad un volume di mercato ristretto. È comprensibile che non tutti siano interessati a giochi di articolata gestione incentrata sull'aspetto logisitco-amministrativo in maniera così pesante da eliminare ogni componente di azione. Una attività così poco fascinosa come può essere l'amministrazione di una città, poi, non può certo coinvelogere spasmodicamente le menti di tutti i videogiocatori moderni che non cercano di impegnare il proprio cervello nella gestione, più o meno realistica, di risorse, cittadini, pazienti, business, squadre di calcio, ecc...
Come sottolinea domnik non è tanto la tipologia di gioco ad essere vincente ma il "confezionamento" del tutto in una formula così gradevolmente indovinata che da sempre distingue le creazioni dei sempre talentuosi ragazzi di Maxis, studio semi-indipendente (da libero a controllato da EA, poi studio interno del colosso canadese, successivamente chiuso, ora rinato nuovamente controllato da EA). Dietro le idee più indovinate, come spesso accadeva ed accade nel magico mondo cei videogames, c'è l'eclettica mente di un sol uomo, capace di pensare sempre al di fuori degli schemi e partorire le idee più brillanti: Will Wright. Ora non fa più parte del progetto sim-qualcosa da lui stesso inventato e sviluppato ma ancora oggi si può dire che molte delle idee più indovinate del settore sono frutto del suo estro creativo.

Mentre EA apre il preorder del gioco (siamo a più di un anno dall'uscita) che si prospetta come vero successo videoludico del 2013, imperversano le discussioni e gli articoli in merito al famigerato requisito dell'always connected che sarà necessario rispettare per poter lanciare il gioco. Secondo le indiscrezioni, infatti, sarebbe necessaria una connessione abanda larga sempre attiva per poter usufruire del simulatore di meccaniche urbanistiche (comincia ad assumere un tono pomposo, ma in merito a questo vi invito a leggere qui). In questo articolo potete già leggere la rettifica che EA ha provveduto a diramare per sedare i gamer più battaglieri fuffolando un po' qui ed un po' là in attesa che l'hype attorno al titolo salga tanto da far dimenticare questo dettaglio. In realtà anche io sono dell'idea che la "politica Origin" messa in piedi dal colosso canadese ci porterà ad avere partedel codice di gioco che gira online sui server del produttore, in modo da rendere il gioco un servizio senza dover investire in chissà quali tecnologie o infrastrutture a supporto dei clienti (mi rifaccio alla discussione sulla pirateria, si parlava anche lì di gioco-servizio: qui).

Io non sono molto interessato al gioco, ma ho trovato questo Video-Diario e ho pensato di postarlo qui per i nostri aspiranti muratori

Spehar ha scritto:[...] ho pensato di postarlo qui per i nostri aspiranti muratori

Dal video direi più aspiranti acquaiuli.

Dovrei tornare a parlare in maniera approfondita di questo succulento titolo che io ed il buon ammiraglio attendiamo da anni... eppure al momento sono preso con i mobili IKEA, quindi devo rimandare. Accidenti!

Mi permetto di floodare bellamente in questa discussione per postare un ennesimo articolo di gamesblog sull'argomento. Invito gli interessati a preparare le papille visive. VIA!

Giup ti do una mano

Geniale: