L'isola artificiale Blueseed
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L'isola artificiale Blueseed
Sembra una di quelle notizie a metà tra una bufala ed un sogno, una di quelle cose che agli occhi di qualcuno più vecchio di me potrebbero apparire insensate. Eppure questo fantomatico progetto Blueseed sarà presto una realtà extraterritoriale che fa un po' il verso alla Repubblica delle Rose; la differenza sostanziale è che questo seme blu è voluto e sponsorizzato dalle più grandi aziende americane con i loro quattrini e le loro pressioni politiche. Siete tutti lì a chiedervi cos'è, vero?
Blueseed sarà una nave passeggeri da 1000 posti, ancorata in acque internazionali, a largo della costa di San Francisco probabilmente dotata dei soli motori di manovra (per tenere il mare quando non sarà esattamente calmo) che, come una specie di Tortuga moderna, permetterà alle aziende americane ed alle startup internazionali di usufruire comadamente di lavoratori stranieri senza dover impegnarsi nel lungo e faticoso iter di immgirazione oggi in atto negli Stati Uniti. I primi a richiedere la costruzinoe di Blueseed, infatti, sono stati proprio gli americani affamati da sempre di talenti esteri (che talvolta sono educati proprio negli Stati Uniti ma sono costretti a lasciar partire una volta scaduto il permesso di soggiorno studentesco), incarnati da oltre 100 aziende di tecnologia della Silicon Valley pronte a sovvenzionare l'impresa in cambio di comode residenze extraterritoriali in cui far risiedere i proprio dipendenti stranieti. Paradossalmente si sono uniti anche investitori e imprenditori indiani e australiani (fate caso che si tratti dei più lontani dal posto...) in cerca di una sede "fuori dal mondo" in cui dar vita al proprio (illegale?) business.
Blueseed sarà quindi un asilo per immigrati extralusso: una nuova Googleplex flottante con intensi collegamenti sia telematici che di trasporti verso la terra ferma.
Per ora il progetto è poco più di questo, ma gli armatori hanno già individuato la nave da crociera da convertire e, come ho già scritto, i capitali per avviare questa impresa. La cosa sembra interessante e pericolosa allo stesso tempo...
Voi cosa ne pensate?
Blueseed sarà quindi un asilo per immigrati extralusso: una nuova Googleplex flottante con intensi collegamenti sia telematici che di trasporti verso la terra ferma.
Per ora il progetto è poco più di questo, ma gli armatori hanno già individuato la nave da crociera da convertire e, come ho già scritto, i capitali per avviare questa impresa. La cosa sembra interessante e pericolosa allo stesso tempo...
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Re: L'isola artificiale Blueseed
Mi sembra una grande [......]...sembra una specie di prigione extralusso dove sono rinchiuse delle cavie umane. Che senso ha assumere un lavoratore straniero per poi confinarlo all' interno di una piattaforma privandogli il diritto di godersi le bellezze degli states? Ripeto, per me è una grandissima [......], anzi, un comodissimo business illegale...
Ultima modifica di giupmat il 12 maggio 2012, 23:23, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: C'era un po troppo "trasporto" nel tuo post, caro Spehar. Moderiamo il linguaggio, please.
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Re: L'isola artificiale Blueseed
Sembra in effetti un esperimento di sociologia ed antropologia, più che una soluzione per evitare le beghe della burocrazia americana. Eppure il progetto ha moltissimi sostenitori proprio per via degli interessi che ruotano attorno alla mitica Silicon Valley... La possibilità di lavorare negli States senza dover sottostare alle lungaggini amministrative, però, potrebbe essere una opportunità (anzi, lo sarà sicuramente) per i lavoratori, fortunati, che potranno magari prendere parte a progetti altrimenti preclusi.
Per farla breve mi spaventa non poco il fatto che un'azienda possa avere sede in terra di nessuno ma non sono completamente contrario alla realizzazione di quest'isola artificiale.
Per farla breve mi spaventa non poco il fatto che un'azienda possa avere sede in terra di nessuno ma non sono completamente contrario alla realizzazione di quest'isola artificiale.
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Re: L'isola artificiale Blueseed
A mio avviso potrebbero sfruttare meglio i relitti delle navi da crociera...
Re: L'isola artificiale Blueseed
Sbaglio o in acque internazionali il gioco d'azzardo diventa legale?
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Re: L'isola artificiale Blueseed
No, non sbagli, ma credo verrà ugualmente vietato dai proprietari per il pericolo non remoto che si possa trasformare in un casino galleggiante.domnik ha scritto:Sbaglio o in acque internazionali il gioco d'azzardo diventa legale?
Re: L'isola artificiale Blueseed
Finché non la piglia in mano Schettino...giupmat ha scritto: No, non sbagli, ma credo verrà ugualmente vietato dai proprietari per il pericolo non remoto che si possa trasformare in un casino galleggiante.
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Re: L'isola artificiale Blueseed
Ahahahahahah! In quel caso diventerebbe un casino e basta.Sparaks ha scritto:Finché non la piglia in mano Schettino...giupmat ha scritto: No, non sbagli, ma credo verrà ugualmente vietato dai proprietari per il pericolo non remoto che si possa trasformare in un casino galleggiante.