Prima di raccontarvi quello che so di questo film voglio sottolineare un dettaglio che in un primo momento mi era sfuggito: sarà molto difficile vederlo in Italia, a meno di incredibili exploit di incassi e di non meno improbabile interesse da parte del pubblico italiota. È una produzione finlandese (ed è saltato fuori quasi per caso mentre ricercavo informazioni per la mia prossima vacanza) distribuita in pochi paesi nordici ed è un b-movie sci-fi che ha conquistato un discreto successo: tanto da permettergli di fare il "salto" nei prossimi mesi giungendo nelle sale di USA, Canada e Australia. Pur essendo una produzione semi-indipendente la realizzazione si è basata sullo zoccolo solido di 7,5 milioni di euro messi a disposizione del regista Timo Vuorensola ed quanto pare l'investimento è stato ripagato: guardare il trailer per credere.

...già, è vero: ho dimenticato di raccontarvi qualcha particolare succulento! Immaginate un nuovo nemico, un nemico terribile che ci ha studiati per anni ed ha imparato ogni cosa sul nostro conto preparando una vendetta implacabile e definitiva... e immaginate questo nemico sulla Luna, nel 2018. Immaginate il presidente degli USA Sarah Palin (sì, c'è della satira politica nel film) che vuole cavalcare la guerra come cavallo sicuro per la rielezione. Immaginate che ci sia di mezzo un gruppo di fanatici sempre incaz**ti vestiti di nero che inneggiano al Furher e parlano crucco. Ora che avete tutti gli ingredienti mescolate per bene e lasciate riposare per qualche minuto: il risultato sarà un epico film di guerre stellari (e non stellari) per la conquista del Pianeta o per la sua salvezza.
Mentre la distribuzione del film è ancora in corso, presto nei paesi in cui il film avrà ottenuto (oppure ha già ottenuto) il successo sperato verranno rilasciati un fumetto mensile in 20 numeri che farà da prequel, una non meglio definita graphic novel (che potrebbe raccontare in un arco più ampio le vicende dalla fine della WWII in poi), un videogioco e un boardgame. Tutto questo materiale dimostra che ne sentiremo parlare ancora e pertanto sono incuriosito al punto di provare a vedere la versione inglese (anche se capirò la metà dei dialoghi).