I 10 giochi più sottostimati
Inviato: 21 gennaio 2023, 11:05
Visto che lo fanno tutti, voglio lanciare anche io questa "classifica", ma non limitandomi a dire quali sono secondo me i giochi più sottostimati dal pubblico (stando alla classifica BGG o ad altri parametri oggettivi che vorrete condividere).
Come tutti sapete non sono un giocatore particolarmente celebrale o dall'approccio scientifico, mi piace prendere questa cosa come un hobby in cui posso assolutamente sfruttare la mia vena impulsiva e - purtroppo, per i risultati - sovente sacrificare aseptti basilari del gioco sull'altare della reazione d'istinto.
Inoltre aggiungo che anche alla vittoria adduco un valore tutto mio, perché continuo a preferire una bella sessione di chiacchiere e divertimento piuttosto che una vittoria a tutti i costi.
Vi lancerò quello che è il mio pensiero, poi via al confronto.
Shogun / autore: D. Henn / anno: 2006 / peso BGG: 3,37 / posizione: 240
Questo gioco è decisamente il capolavoro di Dirk Henn: nonostante abbia all'attivo anche altri giochi molto belli, questo è una spanna sopra gli altri. È meravigliosamente bilanciato e - con i giocatori giusti - ogni mossa sbagliata la si paga senza sconti. Lo sa bene il tonno, che ha dovuto sudare sette camice per avere ragione del sottoscritto ...e perdendo spesso di un punto o due per piccolezze che sembravano insifgnificanti nel corso della partita. Le sue meccaniche strette rendono sempre ostico scegliere bene il turno e fare la cosa giusta non è mai banale, dato che resta fortemente legato anche a quello che fanno gli avversari. L'invenzione della torre per le battaglie, poi, è davvero fantastica: una cosa di contorno che alleggerisce un gioco di suo cervellotico e solleva i giocatori da meccaniche assurdamente complicate come quelle di altri del filone.
E grazie a tutti gli elementi di gioco batte di gran lunga il fratello cattivo Wallstein, provato per caso con giocatori improbabili.
Non capisco come mai non sia tra i primi 10 della classifica generale in BGG.
Himalaya / autore: R. Bonnessée / anno: 2002 / peso BGG: 2,57 / posizione: 1537
Così come per Shogun, anche in questo caso non mi spiego come mai sia così indietro in classifica generale. Costruire la mossa in anticipo pensando a quello che faranno gli avversari è veramente difficile, ma allo stesso tempo è divertente e interattivo. L'ambientazione è molto indovinata e la grafica è molto piacevole.
A mio parere meriterebbe di essere almeno tra i primi 200 (che significa non una posizione esatta, ma perlomeno la seconda pagina).
Railways of the world / autore: G Dover, M. Wallace / anno: 2010 / peso BGG: 3,02 / posizione: 169
Probabilmente un po' nascosto nel numero davvero grande di titoli a tema treni e ferrovie, anche per questo gioco mi aspettavo una risposta del pubblico diversa. IN questo caso si tratta prettamente di posizione in classifica, perché ad essere pignoli il voto che ha (valutazione community BGG) è di 7,7 che è comunque di tutto rispetto.
So che di Wallace esistono tantissimi altri giochi da poter citare e che Dover ha fatto anche lui altri titoli degni di nota, ma a vincere qui sono la sua meccanica così semplice da essere disarmante quando viene spiegata (o letta dal regolamento) per la prima volta, e l'atmosfera al tempo stesso pacioccosa e severissima in cui (percezione che hanno avuto tutti i miei compagni di gioco) la partita rimane sempre molto amichevole e senza tensione eppure con battaglie sulle merci all'ultimo binario. Ad essere analitici potremmo dire che è un gioco impietoso con i polli e con i distratti, ma se si ha la fortuna di giocare in una compagnia con livello similare è divertente come pochi. E nonostante tutto questo insisto nel dire che è un gioco in cui neofiti ed esperti possono confrontarsi senza troppo divario.
Si spiega in dieci minuti, il setup - mappa gigante a parte - è di quindici minuti, si parte a giocare quasi senza accorgersene.
Come tutti sapete non sono un giocatore particolarmente celebrale o dall'approccio scientifico, mi piace prendere questa cosa come un hobby in cui posso assolutamente sfruttare la mia vena impulsiva e - purtroppo, per i risultati - sovente sacrificare aseptti basilari del gioco sull'altare della reazione d'istinto.
Inoltre aggiungo che anche alla vittoria adduco un valore tutto mio, perché continuo a preferire una bella sessione di chiacchiere e divertimento piuttosto che una vittoria a tutti i costi.
Vi lancerò quello che è il mio pensiero, poi via al confronto.
Shogun / autore: D. Henn / anno: 2006 / peso BGG: 3,37 / posizione: 240
Questo gioco è decisamente il capolavoro di Dirk Henn: nonostante abbia all'attivo anche altri giochi molto belli, questo è una spanna sopra gli altri. È meravigliosamente bilanciato e - con i giocatori giusti - ogni mossa sbagliata la si paga senza sconti. Lo sa bene il tonno, che ha dovuto sudare sette camice per avere ragione del sottoscritto ...e perdendo spesso di un punto o due per piccolezze che sembravano insifgnificanti nel corso della partita. Le sue meccaniche strette rendono sempre ostico scegliere bene il turno e fare la cosa giusta non è mai banale, dato che resta fortemente legato anche a quello che fanno gli avversari. L'invenzione della torre per le battaglie, poi, è davvero fantastica: una cosa di contorno che alleggerisce un gioco di suo cervellotico e solleva i giocatori da meccaniche assurdamente complicate come quelle di altri del filone.
E grazie a tutti gli elementi di gioco batte di gran lunga il fratello cattivo Wallstein, provato per caso con giocatori improbabili.
Non capisco come mai non sia tra i primi 10 della classifica generale in BGG.
Himalaya / autore: R. Bonnessée / anno: 2002 / peso BGG: 2,57 / posizione: 1537
Così come per Shogun, anche in questo caso non mi spiego come mai sia così indietro in classifica generale. Costruire la mossa in anticipo pensando a quello che faranno gli avversari è veramente difficile, ma allo stesso tempo è divertente e interattivo. L'ambientazione è molto indovinata e la grafica è molto piacevole.
A mio parere meriterebbe di essere almeno tra i primi 200 (che significa non una posizione esatta, ma perlomeno la seconda pagina).
Railways of the world / autore: G Dover, M. Wallace / anno: 2010 / peso BGG: 3,02 / posizione: 169
Probabilmente un po' nascosto nel numero davvero grande di titoli a tema treni e ferrovie, anche per questo gioco mi aspettavo una risposta del pubblico diversa. IN questo caso si tratta prettamente di posizione in classifica, perché ad essere pignoli il voto che ha (valutazione community BGG) è di 7,7 che è comunque di tutto rispetto.
So che di Wallace esistono tantissimi altri giochi da poter citare e che Dover ha fatto anche lui altri titoli degni di nota, ma a vincere qui sono la sua meccanica così semplice da essere disarmante quando viene spiegata (o letta dal regolamento) per la prima volta, e l'atmosfera al tempo stesso pacioccosa e severissima in cui (percezione che hanno avuto tutti i miei compagni di gioco) la partita rimane sempre molto amichevole e senza tensione eppure con battaglie sulle merci all'ultimo binario. Ad essere analitici potremmo dire che è un gioco impietoso con i polli e con i distratti, ma se si ha la fortuna di giocare in una compagnia con livello similare è divertente come pochi. E nonostante tutto questo insisto nel dire che è un gioco in cui neofiti ed esperti possono confrontarsi senza troppo divario.
Si spiega in dieci minuti, il setup - mappa gigante a parte - è di quindici minuti, si parte a giocare quasi senza accorgersene.
