Above and Below
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- Iscritto il: 27 luglio 2011, 10:06
Above and Below
Ciao a tutti!
Ieri sera abbiamo giocato per la prima volta ad Above and Below. Impressione generale: ci è piaciuto molto. Ma qualche domanda ce la siamo posta, non sulle regole (che filano via lisce), ma sulle meccaniche. Raccolgo e condivido qui qualche impressione sentita e detta al tavolo, in ordine sparso. Sono punti di vista di giocatori diversi.
- già prima di scendere ad esplorare, so che l'esplorazione più difficile è la più remunerativa. Almeno, così è successo nelle esplorazioni che abbiamo affrontato nella nostra partita. Questo è logico e coerente, ma toglie un po' di mordente;
- è difficile che le esplorazioni non abbiano successo: sono quasi sempre sicuro di riuscire ad esplorare;
- il magazzino: è bella l'idea della progressione dei punti e della rendita in monete, ma nella nostra partita questa strategia non ha pagato: chi ha investito nella produzione di risorse da immagazzinare ha fatto molti meno punti di chi si è dedicato principalmente a costruire/esplorare. Partita sfortunata o strategie poco bilanciate? Il fatto di aver giocato in 4 ha influito?
- la vendita: nessuno di noi ha sentito la necessità di mettere in vendita una merce/botte/pozione; strano?
Detto questo e discusso di quello, abbiamo decisamente promosso il gioco. A me personalmente piacciono le interruzioni narrative delle esplorazioni (sarà perché mi riportano ai libri-game?) e il sistema per fare tornare pronti gli abitanti del villaggio che non è da sottovalutare (maledetti letti, sempre pochi!). La grafica e i componenti sono decisamente belli.
Voi che ne dite?
Ieri sera abbiamo giocato per la prima volta ad Above and Below. Impressione generale: ci è piaciuto molto. Ma qualche domanda ce la siamo posta, non sulle regole (che filano via lisce), ma sulle meccaniche. Raccolgo e condivido qui qualche impressione sentita e detta al tavolo, in ordine sparso. Sono punti di vista di giocatori diversi.
- già prima di scendere ad esplorare, so che l'esplorazione più difficile è la più remunerativa. Almeno, così è successo nelle esplorazioni che abbiamo affrontato nella nostra partita. Questo è logico e coerente, ma toglie un po' di mordente;
- è difficile che le esplorazioni non abbiano successo: sono quasi sempre sicuro di riuscire ad esplorare;
- il magazzino: è bella l'idea della progressione dei punti e della rendita in monete, ma nella nostra partita questa strategia non ha pagato: chi ha investito nella produzione di risorse da immagazzinare ha fatto molti meno punti di chi si è dedicato principalmente a costruire/esplorare. Partita sfortunata o strategie poco bilanciate? Il fatto di aver giocato in 4 ha influito?
- la vendita: nessuno di noi ha sentito la necessità di mettere in vendita una merce/botte/pozione; strano?
Detto questo e discusso di quello, abbiamo decisamente promosso il gioco. A me personalmente piacciono le interruzioni narrative delle esplorazioni (sarà perché mi riportano ai libri-game?) e il sistema per fare tornare pronti gli abitanti del villaggio che non è da sottovalutare (maledetti letti, sempre pochi!). La grafica e i componenti sono decisamente belli.
Voi che ne dite?
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Above and Below
Ci devo giusto giocare domani, ti farò sapere...
Sicuramente la questione della "maggiore difficoltà maggiori guadagni" l'ho notata subito anch'io...
Sicuramente la questione della "maggiore difficoltà maggiori guadagni" l'ho notata subito anch'io...
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Ciao. Finora ho soltanto letto le regole e aspetto a breve di provarlo (sono curiosissimo). Non ho letto integralmente il tuo post volutamente per non "rovinarmi la sorpresa" (anche per ciò che potrebbero essere i commenti che farei alla fine della prima partita).
In ogni caso, scorrendo il libro delle avventure, mi è ritornato alla mente proprio il meccanismo dietro ai libri games che leggevo vent'anni fa. Quindi una specie di rimpatriata gradevolissima.
Scriverò qui un commento dopo che l'avrò provato.
In ogni caso, scorrendo il libro delle avventure, mi è ritornato alla mente proprio il meccanismo dietro ai libri games che leggevo vent'anni fa. Quindi una specie di rimpatriata gradevolissima.
Scriverò qui un commento dopo che l'avrò provato.
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Per quanto mi riguarda sono due le cose che non mi hanno convinto di questo gioco, che abbiamo avuto modo di dimostrare alla Play allo stand TreEmme:
Magazzino: per farlo funzionare al meglio occorre tenere in considerazione la rarità delle singole tipologie di merci in modo da accumulare più "cittini" nelle parti alte del magazzino.
Letti: boh, a me sembra che non ci sia poi tutto questo problema ad averne abbastanza, ma forse ho visto solo partite nelle quali non ci si concentrava
tanto a fare punti con i lavoratori...
Tutto sommato non è un bruttissimo gioco, buono come introduttivo, ma di sicuro non me lo metterei in ludoteca.
- "Sopra" hai sostanzialmente un gestionale "puro", con piazzamento lavoratori, costruzione edifici, collezione risorse e bonus
"Sotto" hai l'esplorazione che è sostanzialmente in balìa della fortuna, con una remunerazione che è sì tanto maggiore quanto è più alto il valore di esplorazione, ma cosa poi si ottiene effettivamente non è detto che serva davvero per perseguire la strategia di "sopra".
A me questi ibridi non convincono perché se gestionale deve essere, ne voglio avere il controllo. - Narrazione: a mio avviso crea solo downtime senza aggiungere nulla di veramente coinvolgente, perché i paragrafi sono sostanzialmente slegati gli uni dagli altri. Meglio sarebbe stato poter scegliere ad inizio partita un'avventura e poi la scelta delle esplorazioni renderla coerente con essa: certo che in questo modo il libercolo sarebbe sicuramente lievitato in quanto a numero di pagine.
Magazzino: per farlo funzionare al meglio occorre tenere in considerazione la rarità delle singole tipologie di merci in modo da accumulare più "cittini" nelle parti alte del magazzino.
Letti: boh, a me sembra che non ci sia poi tutto questo problema ad averne abbastanza, ma forse ho visto solo partite nelle quali non ci si concentrava
tanto a fare punti con i lavoratori...
Tutto sommato non è un bruttissimo gioco, buono come introduttivo, ma di sicuro non me lo metterei in ludoteca.
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E ti pareva! L'intervento di poldemort entra a forza e di diritto tra le violenze domestiche alle scimmie giocheresche
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Ho all'attivo solo due partite, quindi comincio col dire che il gioco mi/ci è piaciuto davvero molto.
Graficamente è curatissimo e anche la qualità "fisica" dei componenti è molto alta; la parte narrativa è quel piccolo momento speciale che un po' emoziona e un po' rilassa dalla parte gestionale (con giocatori che vanno ad esplorare perché gli piace, più che per la convenienza); la parte di gestione mi pare ben calibrata, l'idea del magazzino e del commercio è davvero simpatica.
Il commercio non è stato usato, mentre nella seconda partita (a due) ha fatto la differenza. Un'altra cosa che c'è molto piaciuta è la durata: con i sette turni il gioco è godibilissimo in un'oretta e mezza...anche se avevamo così tanta voglia di andare avanti che abbiamo deciso che la prossima partita in 3 la faremo da 9 turni.
Certo bisogna avere ben chiaro cosa si andrà a giocare. Di sicuri non parliamo di un gestionale spacca cervelli, tutt'altro. È forse più l'atmosfera che si crea a rendere piacevole la partita...io alla fine di ognuna ho provato una gran voglia di rimetterlo su tavolo quando voglio qualcosa che mi faccia sorridere di gusto e che non duri eccessivamente.
E lo metterei di diritto fra gli introduttivi.
Graficamente è curatissimo e anche la qualità "fisica" dei componenti è molto alta; la parte narrativa è quel piccolo momento speciale che un po' emoziona e un po' rilassa dalla parte gestionale (con giocatori che vanno ad esplorare perché gli piace, più che per la convenienza); la parte di gestione mi pare ben calibrata, l'idea del magazzino e del commercio è davvero simpatica.
Il commercio non è stato usato, mentre nella seconda partita (a due) ha fatto la differenza. Un'altra cosa che c'è molto piaciuta è la durata: con i sette turni il gioco è godibilissimo in un'oretta e mezza...anche se avevamo così tanta voglia di andare avanti che abbiamo deciso che la prossima partita in 3 la faremo da 9 turni.
Certo bisogna avere ben chiaro cosa si andrà a giocare. Di sicuri non parliamo di un gestionale spacca cervelli, tutt'altro. È forse più l'atmosfera che si crea a rendere piacevole la partita...io alla fine di ognuna ho provato una gran voglia di rimetterlo su tavolo quando voglio qualcosa che mi faccia sorridere di gusto e che non duri eccessivamente.
E lo metterei di diritto fra gli introduttivi.
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Cosa ne dico? Dico che attendo il commento di G0lem o di Aristachide per concedere l'ultima possibilità al gioco.
Ah, ovviamente anche il buon Ryan Laukat è in fuorigioco, al momento.
Ah, ovviamente anche il buon Ryan Laukat è in fuorigioco, al momento.
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Ma chi? L'autore? Per me la sua ultima possibilità di farcela se l'è giocata con 8 minuti per un impero...MarcoCurrent ha scritto: ↑13 aprile 2016, 0:07 Ah, ovviamente anche il buon Ryan Laukat è in fuorigioco, al momento.
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8 minuti per un impero... non ha entusiasmato neanche me: addirittura non me lo ricordo.
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Concordo con tutte le tue impressioni.Fingh-Dome ha scritto: ↑12 aprile 2016, 20:14 Ciao a tutti!
Ieri sera abbiamo giocato per la prima volta ad Above and Below. Impressione generale: ci è piaciuto molto. Ma qualche domanda ce la siamo posta, non sulle regole (che filano via lisce), ma sulle meccaniche. Raccolgo e condivido qui qualche impressione sentita e detta al tavolo, in ordine sparso. Sono punti di vista di giocatori diversi.
- già prima di scendere ad esplorare, so che l'esplorazione più difficile è la più remunerativa. Almeno, così è successo nelle esplorazioni che abbiamo affrontato nella nostra partita. Questo è logico e coerente, ma toglie un po' di mordente;
- è difficile che le esplorazioni non abbiano successo: sono quasi sempre sicuro di riuscire ad esplorare;
- il magazzino: è bella l'idea della progressione dei punti e della rendita in monete, ma nella nostra partita questa strategia non ha pagato: chi ha investito nella produzione di risorse da immagazzinare ha fatto molti meno punti di chi si è dedicato principalmente a costruire/esplorare. Partita sfortunata o strategie poco bilanciate? Il fatto di aver giocato in 4 ha influito?
- la vendita: nessuno di noi ha sentito la necessità di mettere in vendita una merce/botte/pozione; strano?
Detto questo e discusso di quello, abbiamo decisamente promosso il gioco. A me personalmente piacciono le interruzioni narrative delle esplorazioni (sarà perché mi riportano ai libri-game?) e il sistema per fare tornare pronti gli abitanti del villaggio che non è da sottovalutare (maledetti letti, sempre pochi!). La grafica e i componenti sono decisamente belli.
Voi che ne dite?
La strategia del magazzino paga solo se abbinato agli edifici che danno punti vittoria con le merci nel magazzino